Verdeggiante
siedo al bancone
del mio caffé preferito
aspettando una ritardataria
cronica.
C'è buona musica nell'aria
e la gente attacca bottone e brinda
con spontanea facilità.
Anche se oggi piove
mi piace questa città piccola
dove parlare è semplice
E pure se sono solo di passaggio
penso che ci starò bene.
Forse anzi lo penso proprio
per questo: perché l'idea di
Essere solo di passaggio
mi dà sollievo.
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Dà sollievo perché é una di quelle poche cose di cui si puó essere sicuri. E che permette l'esistenza, una specie di essenza stessa delle cose viventi, un turbine effimero di lucciole veloci davanti alla notte immensa e ferma della materia. Sará forse proprio questa presa di coscenza ad aiutare il parlare semplice, il brindare con spontanea facilitá(?). Il sollievo di sapere di potersi muovere, di non dover restare troppo a lungo in un posto che magari nemmeno ci piace. Quel sollievo, che ho anche intravisto alle nozze di peter pan, é l'antidoto al veleno puzzolente che procura l'ansia pressante di voler vivere per sempre, voler diventare in pratica come la notte immensa, il gran kenyon o la polvere rossa di marte; questo porta al parlar difficile, al brindare costringendosi di fingere un sorriso. Porta alla rinuncia di essere una lucciola, di godersi la belleza degli attimi, di poter apprezzare la stessa maestosa immortalitá della natura. E' un veleno molto diffuso, ma gli spacciatori di antidoti come te sono piú astuti, sanno come far scivolare nel cuore questo senso dell'effimera bellezza delle cose viventi.
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