martedì 19 ottobre 2010

#9

Mi spostavo
per farti posto
Mi portavo
mi mettevo seduta
sul davanzale come una pianta
Freddo di marmo alle cosce
luce di vetro alle spalle
Il mistero delle cose appoggiate

Mi sentivo un pendolo
dondolavo le gambe
misuravo il tuo tempo
Il mio tempo non esiste
E'un soffione soffiato via
molte molte ore fa

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